Più di cinque punti di rialzo in una mattina. E’ la performance registrata il 5 Ottobre 2015 dal titolo di Yoox Net a Porter Group (Ynap), che ha debuttato a Piazza Affari. Primo esame superato per la newco del lusso. La società è nata dalla fusione delle due aziende leader nel commercio elettronico di abbigliamento e prodotti di moda. Si tratta dell’italiana Yoox guidata da Federico Marchetti e già quotata alla borsa di Milano e della londinese Net-a-Porter, di proprietà del conglomerato Richemont.
Ma quali sono le ragioni che hanno portato alla nascita di questo nuovo colosso del lusso on-line?
Una risposta immediata può essere fornita dalla lettura dei principali numeri dell’operazione:
- giro d’affari di quasi 1,2 miliardi (Yoox €524.3 milioni e Net-a-Porter €753.8 milioni di fatturato nel 2014)
- EBITDA di 108 milioni di euro
- 180 Paesi raggiunti
- 2 milioni di clienti a livello globale
- 24 milioni di visitatori unici al mese
Aldilà di questi importantissimi dati, l’attenzione deve essere focalizzata sulle strategie industriali che hanno portato le due società a unirsi. Yoox e Net-a-Porter hanno infatti due storie parallele e possono essere considerate tra le pochissime aziende europee che hanno fatto fortuna in un settore, quello del commercio elettronico, dove lo strapotere dei colossi americani come eBay o Amazon è fuori discussione.
“La fusione tra Yoox e Net-A-Porter darà vita a un gruppo leader su scala mondiale destinato a portare un ulteriore cambiamento nella moda online,” ha detto Federico Marchetti a.d. di Yoox, “Si apriranno ulteriori prospettive di crescita, l’unione delle competenze distintive ci permetterà inoltre di rafforzare ancora di più il legame con i marchi del lusso, offrendo loro maggiori opportunità su una piattaforma indipendente, completa e specializzata, che opera a livello globale”.
Secondo alcuni osservatori, la fusione appena realizzata è avvenuta per frenare l’avanzata dei concorrenti d’Oltreoceano ed in particolare di Amazon, che da tempo ha allargato il proprio business al settore dell’abbigliamento, dopo aver iniziato con i libri e gli oggetti hi-tech. Il fondatore numero uno di Yoox, Federico Marchetti, ha però negato che il matrimonio con Net-a-Porter nasca in chiave anti-Amazon, poiché il colosso americano punta soprattutto al mercato di massa e non a conquistare gli acquirenti di abbigliamento griffato e di oggetti di lusso, che sono invece la clientela di riferimento di Yoox.
La fusione non è di certo un tentativo di sopravvivenza o una semplice operazione di finanza straordinaria, ma rappresenta una scelta strategica ben precisa: quella di consolidarsi nel match di due settori come il luxury e l’e-commerce. Ma quali sono i fattori critici di successo dell’operazione?
- Capillarità geografica, diversificazione del portafoglio di business e mix geografico più bilanciato
- maggiore grado di copertura della base clienti ad elevata capacità di spesa
- rafforzamento delle partnership con i brand del lusso
- scambio di know how e benefici in termini di leva ed efficienza operativa
- vantaggi tangibili e non legati alle sinergie a regime.
La Borsa per ora sta premiando la scelta lungimirante dei due colossi, adesso aspettiamo la risposta del mercato.