L’obiettivo delle Reti di Impresa è quello di identificare e sviluppare le opportunità di collaborazione e di aggregazione tra diverse imprese, sia all’interno della stessa filiera produttiva, che tra aziende di Settori complementari, al fine di ottenere importanti vantaggi comuni.
Le prospettive possono essere sintetizzabili attraverso due proverbi: “Chi fa da sé fa per tre” e “L’unione fa la forza”.
Questi due proverbi sono certamente in antitesi ma, se ci pensiamo bene, sono veri entrambi se inquadrati, ognuno, in un preciso contesto.
Il primo è l’espressione dell’individualismo personale e della consapevolezza del saper fare e, quindi, della fiducia di poter ottenere buoni risultati in tempi veloci.
“Piccolo è bello” è vero quando l’impresa opera in un settore di business molto specifico ed essendo abbastanza piccola può essere gestita a vista dall’imprenditore che, con la sua continua presenza e con capacità ed esperienza, svolge le molteplici attività riuscendo ad ottenere soddisfacenti risultati.
È comunque opportuno valutare bene quale debba essere la dimensione ottimale per raggiungere la migliore performance in termini di reddito, di qualità di prodotto e di gestione della struttura organizzativa. Ma l’impresa che vuole crescere deve avere la consapevolezza di iniziare un percorso evolutivo caratterizzato, nel corso del suo ciclo di vita, da varie fasi durante le quali l’organizzazione aziendale subisce importanti mutamenti, passando in modo alterno da momenti di buona salute a momenti di crisi. Inoltre, le imprese devono cogliere tutte le opportunità che il mercato può offrire e quindi, poiché “da soli non si va da nessuna parte”, le aziende devono avere una dimensione maggiore (non solo di tipo numerico, ma soprattutto in termini tecnologici e di competenze) che si può raggiungere solo aggregandosi in rete. Ecco perché “l’unione fa la forza”.
L’approccio collaborativo in una Rete comporta molti benefici di tipo strategico, organizzativo, produttivo, economico, conoscitivo e finanziario. Ma quali sono i vantaggi concreti che un’azienda può ottenere se decidere di fare Rete?
- Fare Rete per condividere conoscenze e competenze perché le sole risorse organizzative e cognitive presenti nell’azienda non sono più sufficienti ad affrontare le sfide dei mercati globali.
- Fare Rete per sviluppare maggiore potenzialità innovativa ripartendone i costi; in quanto per la piccola impresa è estremamente difficile fare investimenti in innovazione di prodotto o di processo e fare investimenti materiali o immateriali.
- Fare Rete per conquistare nuovi mercati o nuovi segmenti di clientela in quanto le Reti possono aiutarci ad ottenere le risorse economiche necessarie per intraprendere azioni di marketing e di comunicazione che altrimenti non sarebbero realizzabili.
La metodologia e quindi le attività da intraprendere in questo contesto includono:
- la definizione degli obiettivi strategici della Rete;
- l’analisi delle criticità, la diagnosi e l’identificazione delle opportunità di collaborazione e di aggregazione;
- il disegno dei processi e della struttura organizzativa della Rete;
- la progettazione e la pianificazione degli interventi necessari (organizzativi, tecnologici, di formazione, di indirizzo e controllo, di scambio informativo) alla creazione della Rete;
- l’utilizzo e l’implementazione di sistemi informativi integrati;
- il coordinamento nella gestione del progetto e nel cambiamento.
E’ sempre più evidente come le Reti di Impresa sia uno tra i modelli competitivi più idonei per affrontare con successo l’attuale contesto competitivo. La Rete, infatti, è un raggruppamento costituito da un insieme di aziende, ognuna caratterizzata da una sua propria fisionomia ed una sua propria capacità produttiva. La capacità di competere ed innovare nelle PMI è oggi supportata da un nuovo strumento operativo: il contratto di rete che regolarizza un modello di collaborazione tra imprese e che consente loro, pur mantenendo la propria indipendenza, autonomia e specialità, di realizzare progetti ed obiettivi condivisi nell’ottica di incrementare capacità innovativa e competitività sul mercato. Per non snaturare il nostro sistema produttivo fatto di molte piccole realtà la Rete rappresenta un’opportunità da cogliere in quanto consente alle PMI italiane di “diventare grandi rimanendo piccole”.
“Accanto alle poche grandi imprese, abbiamo circa seimila medie imprese, molto spesso cresciute dentro i distretti attuando processi di verticalizzazione e di internazionalizzazione, che rappresentano la vera ossatura del capitalismo italiano, una struttura intermedia di importanza essenziale”. Queste le parole di Aldo Bonomi, Presidente di RetImpresa.