esperienza e innovazione

il nostro metodo

 

Per tutti coloro che vogliano intraprendere un percorso di sviluppo che consenta alla propria organizzazione di vincere le sfide del mercato presenti e future.

Lo sguardo sempre proiettato verso il futuro

Il metodo KOAN si fonda su due elementi chiave: esperienza ed innovazione.
Esperienza vuol dire portare sempre con sé, come una cassetta degli attrezzi, il bagaglio di know how maturato in tutti i progetti sviluppati nelle aziende di molteplici settori.
Oggi però le imprese non possono essere guidate solo dall’esperienza: il passato ci dà indicazioni importanti ma lo sguardo deve essere proiettato sempre al futuro. La cassetta degli attrezzi va rimpinguata costantemente di nuovi strumenti di lavoro e, allo stesso modo, bisogna accantonare strumenti e metodologie non più in linea con le complessità interne ed esterne all’organizzazione.

È in questa metafora che si racchiude il senso più profondo dell’integrazione ciclica tra esperienza ed innovazione.

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KEY POINTS

Per noi iniziare un progetto vuol dire accompagnare fin dall’inizio l’azienda nella focalizzazione di problemi e idee. È importante, in questa fase, definire in modo preciso il perimetro d’azione del progetto per non cadere nella trappola dell’insuperabilità dei problemi o dell’inconsistenza di nuove idee.

Due sono le direttrici che il progetto può seguire in questa fase: miglioramento di ciò che esiste o sviluppo di una nuova idea.

Se l’intervento è volto al miglioramento interno e/o esterno di dinamiche consolidate nell’impresa, l’obiettivo sarà quello di configurare problemi, criticità o worst practice in quelli che noi definiamo key points problem.

Questo approccio si basa su un assunto corroborato dall’esperienza: se una questione non è messa a fuoco nelle sue criticità, non si potrà arrivare in modo efficiente ad una soluzione efficace (quindi soddisfacente e definitiva).

Come? Rintracciando, con la dirigenza aziendale, le cause del problema partendo dalle conseguenze che ha generato, per poi identificare la natura stessa del problema: è risolvibile in maniera definitiva? Se sì, come? Se non lo è (ci sono situazioni che sono fisiologiche di alcuni processi), come ridurre al minimo le inefficienze ?

Se, invece, l’intervento è volto allo sviluppo di una nuova iniziativa imprenditoriale, all’approccio di un nuovo mercato o al lancio di un nuovo prodotto, le idee saranno configurate in quelle che definiamo key points idea, ovvero il fulcro del futuro piano di sviluppo.

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OBJECTIVES

Gli obiettivi, nella nostra visione, sono contemporaneamente il punto di partenza e il punto di arrivo dell’intero processo: gli obiettivi si fissano per essere raggiunti. La fase di identificazione degli stessi, quindi, è di altissimo valore strategico e permette all’intero progetto di avere le coordinate precise di atterraggio.
L’individuazione degli obiettivi, però, non è una condizione sufficiente a dar vita a un intervento di successo. Perché un obiettivo venga raggiunto deve essere costantemente monitorato: gli obiettivi fissati devono essere controllabili. In questa fase, noi controlleremo periodicamente che vi sia piena convergenza dell’organizzazione verso gli obiettivi, in funzione della strategia seguita per il raggiungimento dei risultati attesi.

In questo senso verranno utilizzati indicatori quanti e qualitativi che rappresentano parametri significativi nell’ambito degli scenari considerati; il tutto coinvolgendo e condividendo l’intero processo con la direzione aziendale.

Per assolvere a tutte queste funzioni, gli obiettivi dovranno avere le peculiarità ben riassunte dall’acronimo SMART. Nello specifico, si definisce S.M.A.R.T. un obiettivo:

  • Specifico e semplice, cioè ben definito (non lascia spazio ad ambiguità) e chiaramente comprensibile;

  • Misurabile e verificabile in fase di controllo;
  • Accettabile, cioè considerato raggiungibile dalle persone coinvolte nel progetto; un obiettivo non raggiungibile, o eccessivamente sfidante, demotiva all’azione allo stesso modo di uno facilmente raggiungibile;
  • Rilevante da un punto di vista organizzativo, importante per il committente e coerente con la mission aziendale;
  • Tracciabile nel tempo, cioè conseguito in una certa data e tracciato nel suo avanzamento.

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ACTIONS

Pianificare e realizzare le attività, utilizzando le risorse programmate nei tempi attesi, vuol dire raggiungere gli obiettivi del progetto mantenendo piena efficienza nel rapporto tra costi e benefici.
Questa è la fase nodale del ciclo KOAN in cui si sviluppano tutte le operation, fase nella quale verranno messi in campo gli strumenti programmati in funzione delle singole specificità, insieme ai nostri modelli di controllo e sviluppo delle attività.
Pianificare i carichi di lavoro e le attività del team di progetto, significa mantenere sempre allineate e coerenti le esigenze del cliente rispetto agli obiettivi del progetto, sia in termini di tempo che di risorse. Una reportistica strutturata e tempestiva andrà inoltre ad integrare, sistematicamente, tutti gli sviluppi del progetto per permettere al committente di controllare lo stato di avanzamento e i risultati intermedi raggiunti.

Action è la fase del ciclo che distingue maggiormente il nostro approccio da un approccio consulenziale classico: l’esperienza ci ha insegnato che le imprese oggi non hanno bisogno di chi dica loro cosa fare; le imprese, quando investono in un progetto, si aspettano risultati, e i risultati arrivano solo se ci si mette in gioco e si dà concretezza ai piani e agli obiettivi condivisi nella fase precedente.

Un progetto per noi non ha valore se non raggiunge i risultati che ci siamo prefissati. I consulenti KOAN sono uomini d’impresa e d’azione. Progettiamo interventi, pianifichiamo tempi e obiettivi ed eseguiamo le attività insieme ai nostri clienti. Intraprendere un percorso insieme per raggiungere gli obiettivi pianificati, certo, è questo quello che ci guida. Mentre il progetto si sviluppa, però, trasferiamo competenze e metodologie all’organizzazione, cucite addosso come un vestito su misura. In sintesi, soluzioni differenti per aziende differenti.

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NEW BUSINESS

New business, per noi, significa cambiamento, risultati pianificati e obiettivi raggiunti. Il cambiamento porta con sé dei rischi, certo. Ma cambiamento significa anche movimento, evoluzione, ma soprattutto nuove opportunità che KOAN vuole cogliere insieme ai propri partner. New business, per l’impresa, vuol dire anche ritrovare l’entusiasmo e la motivazione per andare avanti e per migliorare sempre. Oggi il mercato premia le aziende che sanno cambiare rotta, che sanno reagire agli stimoli e interpretare bisogni interni ed esterni.

New business è l’output ottenuto che rimane saldamente nelle mani dell’impresa: oltre al progetto realizzato insieme, quindi, trasferiamo una metodologia ed un nuovo modo di vedere ed approcciare le opportunità future. Da questo momento in poi il ciclo KOAN ricomincia e l’impresa può intraprendere un nuovo percorso con le proprie gambe, ripartendo proprio dall’output, sviluppando i key point in direzione di ciò che vuole ottenere, fissando gli obiettivi, mettendo in pratica le azioni necessarie e producendo ancora new business.

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