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CIO (Chief Information Officer): meno tecnico e più manager

I sistemi IT stanno assumendo una nuova fondamentale importanza all’interno delle organizzazioni aziendali e anche il ruolo dei responsabili dell’area IT si deve evolvere, da semplice “tecnico specializzato” a vero e proprio manager, a cui viene richiesto di condividere decisioni e rischi con gli altri manager ed il vertice della società. Il CIO è diventata una figura ormai irrinunciabile e strategica anche nelle piccole organizzazioni, anzi in questo caso il suo ruolo è ancora più centrale in quanto binomio tecnologia-business è più immediato e diretto.

Secondo un nuovo studio realizzato da Emerson Network Power, la maggior parte dei CIO concorda nel ritenere che nei prossimi cinque anni il loro ruolo cambierà, ma meno di un terzo si considera oggi in grado di sviluppare una strategia aziendale o di essere la forza trainante del futuro competitivo dell’azienda. Quasi la metà si definisce fornitore di servizi IT e centro di costo per i dirigenti della propria azienda. Una difficoltà che impedisce ai CIO di rivestire un ruolo più strategico è l’assoluta complessità di questo lavoro. I responsabili IT si ritrovano alle prese con crescenti esigenze aziendali, nuove tecnologie e un’infrastruttura spinta al limite e devono dedicare la maggior parte del tempo a garantirne l’operatività.

In particolare, uno dei compiti più ardui è assicurare il costante aggiornamento tecnologico e al tempo stesso focalizzarsi su priorità strategiche che aiutino le loro aziende a rimanere allineate con le esigenze del settore.

L’affermarsi del cloud sta guidando un’evoluzione del ruolo dei CIO verso la consulenza e la mediazione. Circa la metà dei CIO si aspetta l’aumento del numero di business unit che diverranno responsabili dei propri processi di acquisto IT, il che comporterà una riduzione del tempo dedicato alla gestione delle operazioni di base relative alle infrastrutture IT. Tuttavia, solo assicurandosi che le infrastrutture IT aziendali siano adeguate, i CIO potranno ottenere responsabilità ancora più strategiche.

Grazie al cloud infatti, le funzioni aziendali ed i singoli reparti sono destinati a diventare sempre più autonomi e le persone possono contare su strumenti di lavoro più efficienti e veloci per reperire e processare le informazioni aziendali. Questo deve portare il CIO a presidiare maggiormente i processi di business per non essere scavalcato e continuare a creare valore in azienda (passaggio da centro di costo a centro di investimento). Con l’utilizzo del cloud infatti cala l’esigenza di avere delle procedure strutturate, ed aumenta invece la necessità di avere una maggiore conoscenza di tecniche di management da parte del CIO stesso.

Allo stesso tempo, la capacità di fornire consulenza e analisi sulle informazioni estrapolate dai crescenti volumi di dati frammentati diventerà sempre più importante. Più del 50% dei CIO ammette che ottenere informazioni strategiche dai dati conservati su molteplici server o siti è già un problema significativo per la loro attività in quanto il presente e futuro è essere parte di un’azienda sempre più virtuale.

CIO_2Senza ombra di dubbio, oggi ci troviamo costantemente nel rischio che il dipartimento IT si trovi scavalcato sia nelle decisioni strategiche, sia nel comportamento degli utenti (che hanno una maggiore autonomia nelle scelte tecnologiche aziendali), con il sorgere di pericolose dinamiche all’interno dell’azienda. Il dipartimento IT così come concepito finora è destinato a scomparire, perché verrà assorbito in altri comparti aziendali. Il CIO deve collaborare con i singoli reparti aziendali e tendere alla continua ricerca di un equilibrio tra ottimizzazione e innovazione. Il suo ruolo cambia e si amplia, diventa meno tecnico e più manageriale e la capacità di leadership diventa indispensabile. In alcune aziende questo rischio è già stato gestito brillantemente sfruttando le potenzialità di questa nuova figura, mentre in altre realtà la trasformazione deve ancora iniziare o è in corso. Un cambiamento tutt’altro che indolore per strutture organizzative molto gerarchiche.

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